Lo stand di Natascia è pieno di gioielli artigianali, con gemme vivaci e colorate. La cosa insolita sono le targhette accanto ai gioielli: carota selvatica, fuliggine e foglie d’oro, fragola, buccia d’aglio e buccia di cipolla. Sì, perché il tratto distintivo de La bizarre Epoque è quella di trasformare in gemme i materiali naturali più inusuali, grazie alla resina.
Natascia non compra né coltiva le sue materie prime, ma le raccoglie direttamente e personalmente nel bosco. “Amo le imperfezioni” racconta “se c’è un fiorellino appassito, un insetto o una macchia, tanto meglio. La natura non è perfetta e questo la rende unica”. Potremmo dire che la bellezza di quello che fa sta anche nel cristallizzare l’imperfezione, rendendola indossabile.
Natascia e il Vintage Market si conoscono da anni, fin dal tempo del Circolo degli Artisti, dove lei esponeva abiti vintage. Da cinque anni a questa parte invece, grazie anche al suo amore per la campagna, è nato il suo progetto di gioielli botanici. La sua missione è quella di cambiare forma alle cose, dare un nuovo significato a degli elementi che nascono spontanei in natura e che lei trova, sceglie e trasforma in gioielli.
Il suo lavoro consiste anche nel prendere questi elementi naturali e sceglierne dei precisi dettagli da tramutare in gemme. “Non è assolutamente scontato, guardando i miei gioielli, pensare che dentro c’è una rosa rossa o dello zafferano”. Il bello del lavorare sul dettaglio sta anche qui: prendere una cosa, estrapolarne la parte che ci piace di più e darle nuova vita, nel caso di Natascia, con tanto amore e un po’ di resina.
by VALENTINA BOVA
Architetta e Interior designer dall’anima vintage. Amo i racconti a lieto fine, l’ironia e gli aperitivi in compagnia. Chiacchierona e curiosa di natura, credo fermamente che ognuno di noi porti con sé una bella storia da raccontare e mi sono messa in testa di farlo.