Junk Design | Quando è il caso di dire “Mi si è accesa una lampadina!”

junk design

Lo stand di Massimo al Vintage Market è un’esplosione di luci ad ogni ora del giorno. Avvicinandovi, potreste rimanere sorpresi da quanti oggetti diversi è possibile trasformare in una lampada. Sì, perché Massimo da ben cinque anni fa proprio questo: prende le cose più disparate, ci aggiunge un’alimentazione elettrica… una lampadina di design et voilà, il gioco è fatto. Vecchie taniche di carburante, macchine fotografiche vintage ma anche ferri da stiro e macchinette del caffè: qualsiasi cosa voi pensiate, Massimo può trasformarla in un punto luce. “La mia idea è che non esiste oggetto al mondo che non possa diventare una lampada” racconta lui “una volta ne ho creata una anche con un sampietrino”.

Il nome Junk Design viene proprio dal fatto che tutto è realizzato a partire da oggetti di recupero, a volte veri e propri rottami che diventano splendide lampade da accogliere volentieri a casa. “Spesso le persone buttano gli oggetti vintage perché, non utilizzandoli più per la loro funzione, non sanno cosa farci – vedi i vecchi ferri da stiro o le macchinette fotografiche. È lì che arrivo io con Junk Design e li trasformo per loro”. Massimo espone spesso al Vintage Market, ma potete trovarlo anche su Instagram e Facebook con le sue creazioni o per commissionargliene una, magari con quell’oggetto di famiglia che da sempre prende polvere sulla mensola e che invece, potrebbe rinascere e diventare una bellissima lampada.

by VALENTINA BOVA

Architetta e Interior designer dall’anima vintage. Amo i racconti a lieto fine, l’ironia e gli aperitivi in compagnia. Chiacchierona e curiosa di natura, credo fermamente che ognuno di noi porti con sé una bella storia da raccontare e mi sono messa in testa di farlo.

RELATED POSTS